Perché TRADISCI Davvero: La Verità PSICOLOGICA che NON Vuoi Sentire

Perché TRADISCI Davvero: La Verità PSICOLOGICA che NON Vuoi Sentire. “Chi tradisce non ama.” “È solo sesso.” “Se lo fai una volta, lo rifarai sempre.” ❌ Ti hanno raccontato queste frasi come verità assolute. Ma sono miti comodi, che ci impediscono di vedere cosa accade davvero dentro di noi. 🎬 In questo podcast ti accompagno in un viaggio scomodo ma necessario: scopriamo insieme perché si tradisce anche se si ama, cosa c'è dietro all'infedeltà, e soprattutto come riconoscere i segnali interiori prima che sia troppo tardi. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

Hai mai pensato che potresti tradire… pur amando? Che potresti farlo senza volerlo, senza premeditazione, solo perché qualcosa dentro si è spezzato prima ancora che tu te ne accorga?
Siamo bravissimi a giudicare gli altri, ma meno bravi a guardarci dentro.
Anche chi ha i valori più saldi può ritrovarsi in situazioni che non aveva previsto.
Sono Giacomo, Life Coach e Dottore in Psicologia e questo video non giustifichiamo niente, ma proviamo a capire.
Perché è solo conoscendo le parti più scomode di noi che possiamo scegliere davvero chi vogliamo essere — e costruire relazioni che ci somigliano.
Quelle vere.

Quante volte hai sentito frasi come: “Chi tradisce non ama.” “O è solo attrazione fisica, o è la fine.” Oppure: “Chi lo fa una volta, lo rifarà sempre.”
Sembra tutto molto chiaro, no? Bianco o nero. Ma la verità — quella vera — è più sfumata. Più scomoda. E proprio per questo, più utile.
Ti sei mai chiestə perché abbiamo così tanto bisogno di queste frasi fatte?
Semplice: servono a tranquillizzarci. A darci l’illusione che il tradimento sia qualcosa che riguarda “gli altri”, quelli sbagliati, quelli cattivi.
Ma poi… succede. A te. O a chi ti è vicino. E all’improvviso quelle frasi si rompono.
Questi miti non nascono dal nulla: servono a proteggerci. Sembrano rassicuranti perché dividono il mondo in bianco e nero. Giusto o sbagliato. Vittima o carnefice. Peccato che le relazioni — quelle vere, quelle vive — non funzionano così.
Partiamo dal più diffuso: “Chi tradisce non ama.”
Eppure, la psicologia relazionale ci mostra il contrario. Ti faccio un esempio: Marco, 10 anni di matrimonio sereno, zero conflitti. Eppure, si ritrova invischiato con una collega durante un progetto di lavoro. Quando ne parliamo, è distrutto. Non perché non ama sua moglie… ma perché si è accorto che da mesi, forse anni, si sentiva invisibile. Aveva bisogno di sentirsi visto, cercato, apprezzato. E non aveva gli strumenti per dirlo.
Il punto non è giustificare.
È capire che l’infedeltà non sempre nasce da mancanza d’amore, ma da bisogni non riconosciuti, da ferite antiche, da insicurezze silenziose.
Altro mito tossico? “È solo sesso.”
Secondo una ricerca della psicologa Tammy Nelson, la maggior parte delle donne che tradiscono lo fanno per motivi emotivi. Gli uomini tendono a ricercare gratificazione fisica, certo, ma anche qui non è tutta la verità: spesso dietro c’è il bisogno di sentirsi ancora desiderabili, vivi, importanti.
Quindi no: il tradimento non è sempre una questione “di letto”. È spesso una questione di vuoti — emotivi, relazionali, identitari.
E poi c’è la bomba finale:
“Il tradimento segna la fine di una relazione.”
Molte coppie, dopo un’infedeltà, si lasciano. Ma molte altre… rinascono.
Perché? Perché quell’esperienza fa saltare il pilota automatico. Costringe a guardarsi davvero. A smettere di dare tutto per scontato. A parlarsi per la prima volta sul serio.
Non è facile. Non è indolore. Ma può essere un’occasione di verità.
La terapeuta Esther Perel lo dice chiaramente: “Il tradimento può essere la morte di un legame… o il principio di un nuovo patto.”
Allora ti chiedo:
Hai mai giudicato qualcuno — o te in prima persona — per un tradimento… senza chiederti cosa ci fosse sotto?
Forse era solo una storia scomoda che nessuno aveva il coraggio di raccontare.
Perché dietro ogni infedeltà c’è una domanda che non è stata fatta. Un bisogno che non è stato ascoltato. Una parte di sé che ha cercato ossigeno fuori, perché dentro non trovava spazio.
Ecco perché smontare questi miti non significa giustificare.
Significa prevenire, riconoscere, e — se necessario — ricostruire.

Parliamoci chiaro: il tradimento non nasce all’improvviso. Nessuno si sveglia e dice: "Oggi si tradisce!". Non succede solo quando “incontri la persona sbagliata al momento sbagliato”. Succede molto prima. Ma soprattutto succede dentro.
E spesso, inizia quando non ascolti qualcosa dentro di te che ha già iniziato a parlare.

Ti è mai capitato di sentirti irritatə col partner senza un motivo preciso? Di provare un senso di disconnessione strano, o di sentirti attrattə da qualcuno che razionalmente non ti interessa nemmeno?

Questi segnali non arrivano per caso.
Sono messaggi dell’inconscio. Piccole crepe interiori.
E se non le guardi… diventano vere e proprie fratture emotive.

Dentro ognuno di noi esiste una zona grigia, un territorio che Freud chiamava “il rimosso”.
Ma a me piace pensarla come una terra d’ombra: lì dove finiscono le emozioni che non sappiamo nominare, i bisogni che abbiamo imparato a zittire, i conflitti che ci fanno troppa paura per affrontarli a viso aperto.

Il problema è che questa parte non scompare.
Agisce nell’ombra. E lo fa attraverso i meccanismi di difesa: strategie automatiche con cui il cervello ci protegge dal dolore. Solo che a volte ci proteggono troppo… e male.

📌 Ti faccio un esempio.
Hai mai fatto qualcosa che va contro i tuoi valori — e poi ti sei raccontatə che “era solo un momento di debolezza”?
Non è debolezza. È il tuo inconscio che ha preso il volante.
Perché magari stavi cercando disperatamente attenzione, o sicurezza, o libertà, o brivido o trasgrassione. E non sapevi nemmeno di averne bisogno.

Spesso nelle relazioni, questi comportamenti partono da schemi di attaccamento che ci portiamo dietro fin da bambini.
Lo stile ansioso, evitante, disorganizzato… sono nomi tecnici, ma dietro ci sono emozioni reali.
Come quelle di Anna.

Anna è cresciuta con genitori imprevedibili, affettuosi un giorno, distanti quello dopo.
Ha imparato che l’amore va conquistato, rassicurato, trattenuto.
E ora, da adulta, quando il partner è solo un po’ distratto, lei sente il panico salire. Sente quella voce dentro che dice: “Ti stanno abbandonando.”
E se in ufficio arriva un collega gentile, presente, che la guarda come nessuno fa da tempo… ecco che l’attrazione non è verso la persona.
Ma verso quella sensazione di essere finalmente al sicuro.

È questo il punto: non cerchiamo una scappatella. Cerchiamo sollievo.
Sollievo da un vuoto, da un’insicurezza, da una paura che ha radici profonde.

E vale anche il contrario.
Chi ha uno stile evitante, spesso scappa quando la relazione diventa troppo intima.
Il tradimento, in quel caso, non serve a trovare qualcuno di meglio.
Serve a riprendere distanza. A ristabilire controllo.
A proteggersi da una vulnerabilità che fa più paura dell’infedeltà stessa.

🧠 La psicologia lo spiega bene:

La negazione ti fa ignorare i problemi.

La proiezione ti fa accusare l’altro di ciò che non accetti in te.

La razionalizzazione ti dà mille motivi “logici” per giustificare un comportamento che nasce da tutt’altra parte.

Ora fermati un attimo: ti riconosci in qualcuno di questi meccanismi?
C’è un’emozione che hai messo a tacere… ma continua a parlarti sotto forma di disagio, irritabilità o desiderio altrove?

💬 Scrivimelo nei commenti, se ti va. Anche solo per metterlo nero su bianco.
A volte, riconoscere è già iniziare a guarire.

Capire tutto questo non serve a “trovare scuse”.
Serve a interrompere i cicli automatici prima che diventino ferite.
Perché solo ciò che riconosci… puoi anche trasformarlo.

E se ti sembra troppo, sappi che non sei solə.
Anche per questo esistono i percorsi di coaching e terapia.
Non per giudicarti. Ma per aiutarti a leggere quello che oggi ti sembra un caos — e trasformarlo in consapevolezza.

Il tradimento non nasce in un letto.
Nasce molto prima. E lì, possiamo ancora fare qualcosa.

Parlare di tradimento non è mai comodo. Ma ignorarlo non ci protegge. Ci rende solo più ciechi di fronte ai segnali che la nostra psiche ci manda.
Il dolore del tradimento non guarisce con il tempo. Guarisce con la comprensione. Perché per quanto doloroso — non è solo una rottura. È un messaggio.
Maledettamente scomodo ma chiaro. Ti mostra ciò che è stato ignorato troppo a lungo. Dentro di te. Nell’altra persona. Nella relazione.
Capire non significa giustificare. Significa interrompere un ciclo.
Significa fare spazio a un te più forte e a una relazione che vuoi davvero.
La fedeltà autentica, non nasce dal controllo o dal senso del dovere.
Nasce dalla conoscenza profonda di chi sei, dei tuoi bisogni, dei tuoi limiti, dei tuoi vuoti.
E solo quando conosci bene le tue ombre… puoi scegliere, con lucidità, chi vuoi essere accanto a qualcuno.
🎯 Ora. Quale parte di te sta chiedendo di essere ascoltata — prima che sia troppo tardi?
Scrivilo nei commenti se ti va. Oppure prenditi del tempo, anche solo per pensarci. Perché ogni presa di consapevolezza è un atto di amore verso di te — e verso chi ami.
Da Giacomo è tutto, Ci vediamo al prossimo video.
E come sempre: vivi la vita secondo te.