SMASCHERIAMO i Guru del Coaching MOTIVAZIONALE

Investi tempo, energia, soldi… e alla fine ti sei senti più bloccato di prima. Quando ho conosciuto quella che chiameremo Laura, aveva speso oltre 10.000 euro tra corsi motivazionali, mega eventi dal vivo e presunti momenti formativi, spesso spacciati per coaching.
Ha seguito percorsi di gruppo, programmi standardizzati, pieni di slogan e parole d'effetto. E che come la motivazione, danno una dose immediata e poi si sgonfiano.
Non c'è mai stato un vero spazio per lei. Nessuno che ascoltasse davvero le sue esigenze, la sua storia, il suo modo di essere.

E quando l’ho incontrata, con la voce stanca, mi ha detto una frase che racchiudeva tutta la frustrazione di quegli anni: “Mi hanno detto che se non funziona, è perché non ci credo abbastanza.”

Capisci cosa significa? Che se non ottieni risultati visibili in tempi rapidi, il problema non è il metodo. Sei tu. E se osi dubitare, se senti che qualcosa non torna… ti fanno passare per persona “negativo”, “svogliata”, “non pronta”.

Là fuori c’è una crescita personale che ti chiede di adattarti a modelli precotti,
che ti misura in base ai risultati e ti fa sentire difettoso se non li raggiungi.
Una crescita che somiglia più a una gara — o a una congrega — che a un percorso umano.

Io sono Giacomo, life coach e dottore in psicologia.
E in questo video ti porto dentro il vero coaching: quello che non impone formule,
ma ti aiuta a toglierti gli stratu che soffocano chi sei davvero.
Ti racconto la storia di Laura — e come, insieme, abbiamo ribaltato tutto.

E se anche tu hai sentito quella stessa stanchezza… resta  fino alla fine. Vediamo come difenderti, strumenti autentici e un contenuto da scaricare.

"Non ci riesci? È perché non ci credi abbastanza."
Basta una frase così per innescare un cortocircuito emotivo. Un senso di vergogna che ti ribalta dentro. Perché se hai già provata tutto – libri, corsi, video, eventi, call di gruppo – e ti senti ancora in difetto, allora inizi a pensare che sì... il problema sei tu. È esattamente quello che è successo a Laura.

Soldi, tempo e volontà in seminari motivazionali, eventi “di formazione” e coaching di gruppo. Per mesi aveva seguito il mantra: credi di più, agisci di più, sorridi di più.
Ma sotto quel sorriso forzato, Laura era sempre più spenta.
Ogni volta che non riusciva a stare al passo, il messaggio era chiaro: sei tu che sbagli.

👉 Ti è mai successo di sentirti fuori posto proprio in un contesto che dovrebbe aiutarti? Scrivilo nei commenti e ne parliamo.

Il punto è che questi ambienti vendono un’immagine patinata della crescita personale: rapida, euforica, instagrammabile.
Ti dicono che puoi “sbloccare la tua vita” in un tot preciso di giorni. Che se visualizzi abbastanza forte, l’universo ti ricompensa. Ma se esprimi autonomia, dubiti, se avanzi un disagio, se non ti senti "vibrante"… vieni silenziosamente escluso.
Non dichiaratamente. Sei l’anomalia nel sistema.

🎭 E sai qual è la cosa più subdola? Che a un certo punto magari inizi a fingere.
Ti convinci che devi sentirti bene per forza, sorridere per forza, ringraziare per forza. Perché hai pagato. Perché tutti intorno a te sembrano felici. Perché vuoi sentirti parte di qualcosa che ti sembra “più grande”. Ma quella felicità è spesso solo conformismo emotivo.
E mentre tutti esultano per i risultati “miracolosi”, tu ti senti sempre più solo, sempre più inadeguato.

🎯 Ecco tre segnali d’allarme che Laura – come tantə altrə – ha ignorato, e che oggi voglio metterti davanti senza giri di parole:

1. Promesse miracolose, tempistiche ridicole
Quando senti frasi come “Riprogramma la tua mente in xy giorni” o “Trasforma la tua vita in un weekend”… alza le antenne.
La mente umana non è un software da aggiornare, né un interruttore.
La crescita vera è complessa, graduale, personale. Ha bisogno di tempo, cadute, rallentamenti. Se ti vendono formule facili per risultati straordinari in tempi brevi, stanno parlando al tuo bisogno di soluzione, non alla tua realtà interiore.

2. Focus ossessivo sui risultati esterni
Hai notato? Spesso parlano solo di soldi, numeri, status.
Mai una parola su vulnerabilità, fatica, emozioni disordinate.
Il valore di una persona viene ridotto a quanto possiede, quanto fattura, quanto conquista, quante stories pubblica, quanta energia positiva trasmette.
E se il tuo “successo” non corrisponde a quei canoni, inizi a credere di valere meno.
Ma il benessere vero non si misura in cifre, che peraltro si possono falsare, fingere e comprare. Si misura in presenza, libertà, autenticità. E quelle non si monetizzano con un funnel di vendita.

3. Colpa se non funziona: è sempre colpa tua
Questo è il colpo finale.
Se ti blocchi, non stai sbagliando strada… stai sbagliando tu.
Non stai “vibrando abbastanza”. Non credi “veramente”.
Ti fanno sentire manchevole, deficitario. E così ti vendono il prossimo corso, il livello avanzato, il pacchetto platinum.
È una dinamica tossica, che deresponsabilizza chi vende e schiaccia chi cerca aiuto.
E se inizi a credere che il tuo malessere sia una colpa personale, diventa impossibile chiedere aiuto con lucidità.

💬 Fermati un attimo.
Ti è mai capitato di sentirti così in un percorso che avrebbe dovuto aiutarti?
Scrivimelo se ti va. Perché raccontarlo è già un atto di libertà.

🌱 un cambiamento autentico non nasce dalla colpa, ma dal rispetto.
Un coach serio non ti impone modelli preconfezionati. Ti ascolta, ti affianca, ti aiuta a scoprire la tua strada. E se quella strada ha bisogno di tempo, imperfezione, inciampi… allora è vera.

Ora che abbiamo smascherato le dinamiche di queste “false promesse”,  ti racconto come si inizia davvero un percorso reale, e perché spesso il primo passo è proprio imparare a non “credere” più… ma a tornare in ascolto.

Quando Laura è arrivata da me, la sua domanda era semplice solo in apparenza:
“Ok, ma allora... dimmi tu cosa devo fare.”

Me lo disse con quella stanchezza che viene dal cercare risposte per anni fuori da sé. Nessuno — mai — si era fermato davvero ad ascoltarla. A chiederle: “Come ti senti e cosa serve davvero a te?”

Così abbiamo iniziato da lì: non con un’altra formula. Ma con una pausa.
Un ascolto attivo vero. Quello che non ti corregge, ma ti accoglie anche quando sei a pezzi. Un luogo dove non devi fingere di stare bene per meritare attenzione.

E poi sono arrivate le domande. Non da manuale. Ma quelle che nascono da cosa provi. Non preconfezionate ma tagliate su misura. A poco a poco sono emerse le sue parole vere: autonomia, creatività, riservatezza, cura degli altri... tutte cose che prima sembravano quasi un difetto.

Questo è il lavoro che faccio ogni giorno. Non su chi vuoi diventare.
Ma su chi sei già — sotto le zavorre che ti sei portato dietro troppo a lungo.

🎯 5 strumenti pratici per riconoscere (e chiedere) un vero coaching

🔍 1. Ascolto radicale, non “correttivo”
Un coach vero non ti interrompe per darti subito un consiglio. Ti ascolta anche nei silenzi, nei sospiri, nella confusione. Non per risolvere, ma per comprendere.

❓ 2. Domande che aprono, non che chiudono
Non ti chiederà: “Hai fatto gli esercizi?” o “Ti sei allineato?”. Ti chiederà: “Cosa conta per te?”, “Cosa senti quando lo fai?”, “Dove hai bisogno di più spazio?”. Non cerca di farti dire quello che vuole. Ti aiuta a trovare quello che non sapevi nemmeno di voler dire.

🧭 3. I tuoi valori, non gli obiettivi degli altri
Il vero coaching non ti spinge verso la performance. Ti riporta alla tua bussola interiore. Ti aiuta a distinguere tra ciò che hai sempre fatto e ciò che ha veramente senso per te.

💡 4. Spazio sicuro per i dubbi e i fallimenti
Un percorso serio non ti colpevolizza se sei stanco, se sbagli, se hai paura.
Ti insegna a trasformare l’errore in apprendimento. A usare ogni inciampo per costruire qualcosa.

🔧 5. Sviluppo delle potenzialità, non inseguimento della perfezione
Non esiste un “modello ideale” da raggiungere. C’è solo il tuo modo di stare al mondo, da ripulire da condizionamenti e giudizi. Il vero coaching ti aiuta a essere più te, non un’altra versione da vendere meglio.

💬 Ti è mai successo che qualcuno ti dicesse cosa fare…
senza prima chiederti davvero come stavi? Beh, quella è una grossa red flag d’allarme.

🎯 “Ti serve qualcuno che ti spinga… o qualcuno che ti ascolti davvero?”

Se sei qui, probabilmente hai già intuito la risposta.

Il vero life coaching non ti impone obiettivi da raggiungere a tutti i costi. Ti aiuta a capire quali sono i tuoi. Ti accompagna nel mettere ordine, nel liberarti da tutto ciò che ti hanno fatto credere di dover essere.
Non è uno show motivazionale. È un lavoro duro Faticoso, a volte scomodo. Ma è pienamente tuo.

🧭 E oggi puoi iniziare a fare chiarezza proprio da lì: dai tuoi valori.
Per questo ho preparato per te una lista di 33 valori umanistici, con una breve descrizione per ognuno.
Non un test da fare. Un esercizio da vivere.
Scaricala dal link in descrizione e scegli quelli che ti rappresentano di più.

📩 E poi se vuoi scrivimi quale valore senti più tuo e quale stai cercando di riconquistare 📌 Intanto, iscriviti e attiva la campanella: ogni settimana trovi strumenti pratici, psicologia e un approccio che non ti vende fuffa.

Perché non sei tu da cambiare. Sei tu da riscoprire. Un pezzo alla volta, con rispetto.