GHOSTING, una Scusa Vigliacca: SFATIAMO Miti e BUGIE
La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach
| Giacomo Lucarini | Rating 0 (0) (0) |
| www.giacomolucarini.it | Launched: Jul 11, 2025 |
| info@giacomolucarini.it | Season: 1 Episode: 25 |
GHOSTING, UNA SCUSA VIGLIACCA: SFATIAMO 5 MITI E BUGIE π¬ Il ghosting non è un incidente. È una scelta precisa: sparire dalla vita di qualcuno senza spiegazioni. E no, non è per "proteggere l’altro". È solo per evitare il disagio. In questo video ti smonto, una per una, le 5 bugie più comuni che vengono dette – o che ti racconti – quando sparisci o vieni lasciato/a nel silenzio. π RISORSE UTILI & PERCORSI π§ Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita π https://sendfox.com/lp/3ongkd πeBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE π https://sendfox.com/lp/3lk6e0 π Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me π https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci π Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking π https://corsi.giacomolucarini.it/ π© Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: π https://sendfox.com/giac
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GHOSTING, UNA SCUSA VIGLIACCA: SFATIAMO 5 MITI E BUGIE π¬ Il ghosting non è un incidente. È una scelta precisa: sparire dalla vita di qualcuno senza spiegazioni. E no, non è per "proteggere l’altro". È solo per evitare il disagio. In questo video ti smonto, una per una, le 5 bugie più comuni che vengono dette – o che ti racconti – quando sparisci o vieni lasciato/a nel silenzio. π RISORSE UTILI & PERCORSI π§ Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita π https://sendfox.com/lp/3ongkd πeBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE π https://sendfox.com/lp/3lk6e0 π Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me π https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci π Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking π https://corsi.giacomolucarini.it/ π© Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: π https://sendfox.com/giac
GHOSTING, UNA SCUSA VIGLIACCA: SFATIAMO 5 MITI E BUGIE π¬ Il ghosting non è un incidente. È una scelta precisa: sparire dalla vita di qualcuno senza spiegazioni. E no, non è per "proteggere l’altro". È solo per evitare il disagio. In questo video ti smonto, una per una, le 5 bugie più comuni che vengono dette – o che ti racconti – quando sparisci o vieni lasciato/a nel silenzio. π RISORSE UTILI & PERCORSI π§ Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita π https://sendfox.com/lp/3ongkd πeBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE π https://sendfox.com/lp/3lk6e0 π Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me π https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci π Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking π https://corsi.giacomolucarini.it/ π© Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: π https://sendfox.com/giac
Il ghosting è il nuovo modo di dire "non ho il coraggio".
Il ghosting non è un incidente. Non è una distrazione. È una scelta. Una scelta comoda, vigliacca, silenziosa. Sparire completamente, di punto in bianco, dalla vita di qualcuno è una scorciatoia per chi non ha il coraggio di dire le cose come stanno.
Come se l’altra persona fosse un numero da cancellare, una chat da archiviare, un essere da ignorare bellamente.
E la cosa più assurda? Che spesso ci raccontiamo bugie per giustificare chi lo fa. O peggio: per giustificare noi stessi quando lo facciamo.
Sono Giacomo, Life Coach e Dottore in Psicologia e detesto vedere persone devastate da questo comportamente. In questo video smascheriamo cinque bugie che rendono il ghosting accettabile agli occhi di chi lo subisce… e comodo per chi lo pratica.
Perché il ghosting non è protezione. Non è rispetto.
È solo un modo per evitare il disagio. E scaricarlo addosso a qualcun altro.
Non siamo qui per darci pacche sulla spalla, ma per guardare la realtà in faccia. E riprenderti dignità, lucidità e – perché no – anche un po’ di sana incazzatura.
Andiamo a scardinare la prima bugia.
𧨠BUGIA #1 – “Non volevo ferirti” (350 parole)
Questa è la bugia più ipocrita di tutte.
La verità? Sparire ferisce più di qualsiasi verità, anche se detta male.
Chi ti dice “non volevo ferirti”, ma poi scompare, non sta proteggendo te. Sta proteggendo se stesso. Dalla fatica di parlare. Dal senso di colpa. Dall’imbarazzo.
È come se un chirurgo dicesse “non volevo farti male”... e ti lasciasse a metà operazione con la pancia aperta.
Tu sanguini, lui se ne va. E si racconta di averlo fatto per il tuo bene.
Secondo una ricerca, il 72% delle persone che subiscono ghosting riportano sintomi emotivi molto più intensi rispetto a chi riceve un rifiuto diretto.
Perché? Perché non c’è chiarezza. C’è un vuoto che diventa assordante.
Il ghosting non è delicatezza. È vigliaccheria emotiva. È come se, per evitare di graffiare con la verità, si lanciasse addosso una bomba fatta di silenzio.
Dire la verità è difficile, certo. Ma dignitoso.
Scrivere un messaggio, anche solo per dire “mi dispiace, ma non voglio continuare”, è umano.
Sparire è disumano.
E se sei tu che l’hai fatto, non devi giustificarti. Devi guardare in faccia la tua paura e chiederti: “Che tipo di persona voglio essere?”
π₯ BUGIA #2 – “Non avevo tempo” (300 parole)
No, non è vero. Non è mai una questione di tempo. È una questione di priorità.
Dire “non avevo tempo” è come dire “non avevo voglia di prendere cinque minuti per trattarti con rispetto”.
E qui lo dico chiaro: il ghosting non è mancanza di tempo. È mancanza di coraggio.
Viviamo in un mondo dove siamo connessi 24 ore su 24, con mille modi per comunicare. Mandare un messaggio non richiede un’ora di pianificazione.
Serve solo una cosa: volontà.
E allora perché questa bugia è così diffusa? Perché ci permette di lavarci la coscienza.
È più facile dire che eri incasinato, che il gatto aveva strappato le tende, che avevi troppo da fare... piuttosto che ammettere la verità: non ti importava abbastanza da gestire la cosa in modo umano.
Siamo liberi di non voler continuare una conoscenza. Ma non di trattare l’altro come se non fosse mai esistito.
Non serve una call di un’ora. Basta una frase onesta:
“Non sento di voler andare avanti, ma volevo dirtelo.” Fine.
Sai cosa c’è dietro questa bugia? Evitamento. Paura del giudizio. E una cultura relazionale che giustifica ogni comportamento purché sia egoistico.
Ma costruire relazioni sane non significa seguire solo ciò che è comodo. Significa imparare a gestire il disagio.
π§ BUGIA #3 – “È sparito, non è morto nessuno” (350 parole)
Eccola. La frase che ti uccide due volte: una per il silenzio, una per come lo minimizza.
“È solo ghosting, passerà.”
“Dai, mica è morto.”
“Fatti una vita.”
Questo è svalutazione emotiva; una frase che sminuisce quello che provi mascherata da consiglio. Ti fa sentire debole solo perché stai soffrendo qualcosa che “non dovrebbe far così male”.
Ma il tuo cervello non è d’accordo.
Quando vieni ignorato improvvisamente, il cervello registra l’evento come trauma da rifiuto sociale. Si attivano le stesse aree del dolore fisico.
Non è metafora. È neurobiologia.
Hai presente quando guardi il telefono a mezzanotte, fissando l’ultimo messaggio con doppia spunta blu? Quando ogni suono ti fa sperare sia lui o lei?
Il cuore batte forte, lo stomaco si chiude. È come un pugno, ma dentro.
E poi c’è il loop mentale: il bisogno ossessivo di chiudere il cerchio.
“Avrò fatto qualcosa di sbagliato?”
“Forse è successo qualcosa?”
E via a immaginare scenari che ti logorano l’anima.
La verità è che il ghosting è una forma di violenza relazionale. Invisibile, ma devastante.
E più minimizzi, più ti fai del male. Perché anziché elaborare il dolore, lo ignori.
E ciò che non affronti, torna. Ogni volta.
π§· BUGIA #4 – “Tornerà, prima o poi” (350 parole)
Ecco la speranza che ti incolla al telefono. Quella che ti fa controllare il profilo. Che ti fa rileggere la chat. Che ti tiene bloccata o impantanato.
“Magari sta solo attraversando un periodo difficile.”
“Forse ha solo bisogno di tempo.”
“Quando starà meglio, mi scriverà.”
Bugia, bugia, bugia. Spoiler: non tornerà.
E anche se lo facesse, non sarebbe mai con il motivo che ti meriti. Sarebbe probabilmente un contentino. Una necessità momentanea. Un ritorno svogliato.
Perché chi tiene davvero a te non sparisce per settimane. Non lascia domande aperte. Non ti cancella e poi torna come nulla fosse.
Aspettare chi ti ha ghostato è come stare fermi a un binario morto, sperando che passi un treno. Non arriverà nulla. E nel frattempo, perdi tempo, perdi dignità, perdi te.
Vuoi stare meglio? Allora inizia da qui: chi sparisce ha già dato la sua risposta.
Il silenzio È la risposta. Dura, brutale, ma chiara.
π οΈ Esercizio pratico: scrivi su un foglio tutto quello che ti aspettavi da quella persona. Poi strappa e butta quel foglio. Letteralmente. Guardalo svanire.
Non per dimenticare. Ma per chiudere.
π¨ BUGIA #5 – “Il ghosting è normale, lo fanno tutti” (100 parole)
È tremendamente attuale: oggi il ghosting sembra la nuova regola non scritta. Ma che sia “normale”, non significa che sia sano.
Anche la febbre può essere comune. Non per questo la vogliamo.
Il ghosting non è una strategia relazionale e non deve essere considerato un modo per gestire la comunicazione. È una scorciatoia emotiva per chi non ha gli strumenti per affrontare una conversazione.
E la buona notizia è questa: possiamo scegliere un’alternativa.
Fatta di parole vere. Di rispetto reciproco
Il ghosting non è un errore di sistema. È un sintomo. Di mancanza di coraggio. Di abitudini sbagliate. Di immaturità relazionale.
π© Lascia un commento qui sotto: racconta la tua storia. Perché ogni volta che rompiamo il silenzio, costruiamo qualcosa di più umano.
E ricorda che tu puoi scegliere.
Puoi scegliere di dire la verità, anche se fa un po’ male.
Puoi scegliere di chiudere con rispetto e chiarezza.
Puoi scegliere di guardarti allo specchio e diventare la persona che non scappa.
E se ti hanno ghostato, ricorda: non sei tu il problema.
Chi fugge, rivela solo la propria fragilità.