Non è INDECISIONE ma PAURA: 3 modi per SCONFIGGERLA

"Perché non riesco a decidere?" Forse non è indecisione. Forse è paura. E se fosse questa la vera ragione per cui resti bloccato da mesi? 🎬 In questo episodio del podcast smascheriamo le 5 paure che si nascondono dietro ogni scelta rimandata — e ti presento 3 esercizi pratici per riconquistarla, quella scelta che continui a evitare. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

Ogni volta che dici “non so cosa fare”, ti racconti una bugia.
Tu lo sai già cosa fare.
Ma qualcosa dentro ti blocca, ti frena, ti fa girare in tondo.

Nei prossimi minuti e ti faccio vedere perché finisci per dirti: “sono una persona indecisa”. Anche se non lo sei
e sai perché?
L’indecisione è solo un nome elegante che diamo alla paura.
E finché continui a chiamarla così, resterai ferma o bloccato.

Sono Giacomo, Life Coach e Dottore in Psicologia e qui ti mostro le 5 paure invisibili che ti tengono immobile ma poi ti smonto anche una volta per tutte la bugia dell’indecisione. E lo facciamo con 3 strumenti pratici, per iniziare a decidere anche con il cuore e non solo con la testa che è bravissima ad andare in loop ansiogeno.

Se vuoi smettere di sabotarti, e finalmente muoverti anche quando qualcosa fa paura… resta fino alla fine.

Niente motivazione fine a sé stessa ma una mappa. E soprattutto, partiamo da una domanda che cambia tutto:
“Di cosa hai veramente paura?”

Eccp da un dato che nessuno dice mai: quando sei in uno stato di indecisione cronica, non è il cervello razionale a lavorare.
La parte che dovrebbe aiutarti a scegliere – la corteccia prefrontale –
viene messa da parte. Congelata.

Al suo posto, prende il controllo un'altra regione: l’amigdala. Sì, quella legata alla paura. All’allarme. Alla sopravvivenza. Il tuo cervello emotivo. Quello antico.

Succede qualcosa di molto semplice: stai ragionando… ma con una pistola puntata alla tempia. E anche se ti sembra di essere lucido o concentrata, in realtà sei sotto sequestro.

Questo è ciò che conferma uno studio dell’Università di Harvard:
quando una persona resta bloccata troppo a lungo su una decisione importante, l’attività cerebrale mette sistema nervoso in stato di allerta.
 

E tu continui a “riflettere”, ma con l’organismo in modalità scappa o attacca. E siccome i risultati di un potenziale decisione non ci sono mai chiari, ma anzi, spesso ci fa fatica anche solo pensarli o ci spavetano… niente di fatto.

Capisci ora perché resti immobile? Il tuo organismo sta cercando di proteggerti. Ti tiene ferma o bloccato non perché non hai abbastanza informazioni… ma perché il cervello percepisce la decisione come un pericolo.

A quel punto, è tutto un cortocircuito:
– più ti senti in allarme, più cerchi chiarezza
– più cerchi chiarezza, più ti perdi nei dettagli
– più ti perdi, più l’amigdala si attiva

E indovina cosa succede? Ti auto-convinci che sei una persona indecisə.
Quando invece sei spaventato e il tuo cervello ti sta ingannando. A fin di bene, ma lo fa (e capisci che le cose a fin di bene spesso sono cazzate?)

Ora che lo sai, puoi iniziare a fare qualcosa di diverso: non lottare contro la confusione.
Sposta lo sguardo dalla testa al cuore della paura.

E per farlo, devi darle un nome. E ora le vediamo, una per una.

Perché la paura non è un nemico generico: ha tanti volti diversi.
E ognuno di questi ti blocca in modo preciso, sistematico, subdolo.

Ecco le 5 forme di paura che si fingono indecisione — e ti tengono in un perenne limbo di sospensione.

1. La paura di fallire.
“E se sbaglio tutto?”
Questa è la voce del perfezionismo preteso ma impossibile.
Ti fa sopravvalutare le conseguenze negative e dimenticare le risorse che hai.

Ti blocca perché non ti concede il diritto di sbagliare.

2. La paura del giudizio.
“Cosa penseranno gli altri?”
Famiglia, amici, colleghi, babbani sui social.
Ogni scelta diventa un esame pubblico.
Così resti dove sei, anche se stai male.
Perché è più facile deludere te stessə che affrontare lo sguardo degli altri.

3. La paura della perdita.
“Se scelgo A, perdo B.”
Ti blocchi nella falsa idea che una scelta sia una rinuncia assoluta.
In realtà, restare dove sei è già una perdita.
E scegliere deriva dal latino, “tagliare”. [è ineluttabile] Ma il cervello tende a conservare, non a rischiare.

4. La paura del rimpianto.
“E se poi me ne pento?”
Il paradosso è questo:
NON scegli per NON avere rimpianti…
e poi finisci a rimpiangere di non aver scelto.
È un gioco a perdere, sempre.

5. La paura dell’incertezza.
“Non so cosa succederà.”
Ti impedisce di muoverti se prima non hai il copione scritto.
Ma la vita non dà garanzie e nessuno è Nostradamus.
Il bisogno di controllo diventa una prigione dorata.

Ora fermati un secondo.
Tranquillizati.
Quale di queste paure ti ha bloccato di più, ultimamente?
Riesci a individuarla con chiarezza? Scrivimelo nei commenti.

Solo quando le chiami per nome…
puoi iniziare a smettere di fartela sotto e fare il mazzo alle paure.
E adesso vediamo come farlo davvero.

Quando riconosci qual è la paura che ti frega ogni volta,
non devi “superarla” — devi lavorarci ai fianchi in modo strategico.

Ed ecco gli esercizi, che non sono roba qualsiasi: ognuno agisce su una paura specifica.
Scegli quello che spacca quella che ti rompe in questo momento della vita

🔎 1. “Smonta il Mostro”
👉 Funziona per: paura di fallire, paura del rimpianto

La paura ti racconta: “se sbagli, rovini tutto”.
Quella voce che ingigantisce le conseguenze e ti blocca.

Prendi un foglio e scrivi:
– “Cosa temo che accada se scelgo X?”
– “Quanto è probabile davvero?”
– “Cosa ho già affrontato in passato?”
– “Cosa direi a qualcuno che stimo, se mi dicesse la stessa cosa?”

Questo esercizio serve per ridimensionare la paura, non negarla.
Per vedere che il “mostro” che temi… spesso è solo un’ombra proiettata male.

🎭 2. “La Scena che Manca”
👉 Funziona per: paura del giudizio, paura della perdita

Sono quelle che ti tengono incastratə in un copione che non hai scelto tu.
Resti dove sei perché temi cosa penseranno. O cosa perderai.

Qui il trucco è creare una scena diversa, che la tua mente non sta considerando.
Scrivi tre righe su:
– “Cosa succederebbe se scegliessi davvero?”
– “Chi potresti diventare?”
– “Che cosa potrebbe sorprenderti in positivo?”

Questo non è visualizzare il mondo tutto glitteroso.
È sabotare il copione che ti fa restare in blocco.

🎲 3. “Un Disagio al Giorno”
👉 Funziona per: paura dell’incertezza (e anche tutte le altre, in fondo)

Semplice: ogni giorno, fai qualcosa che ti mette anche solo un po’ a disagio.
Qualcosa che non controlli, che non conosci.

Il principio è questo:
più tolleri l’incertezza nelle piccole cose, più diventa normale anche nelle grandi.
È allenamento. È desensibilizzazione emotiva.

Non serve buttarsi nel vuoto.
Serve abituarsi a qualcosa di ignoto, un piccolo gesto alla volta.

Scegli uno di questi. Quello che puoi iniziare oggi.
Perché anche se la paura non passa,
puoi imparare a camminare standole a fianco e dandole qualche calcio negli stinchi.

Se sei ancora qui, una cosa è certa:
la tua mente sa già cosa vuoi fare.
Ma finché non agisci, quella chiarezza resterà prigioniera.

Scegli una decisione che stai evitando.
Non serve che sia epica. Basta che sia reale.
Applica uno degli esercizi. Fallo oggi, non “quando hai tempo”.

Perché ogni volta che rimandi, insegni al tuo cervello che non ti fidi di te.
Ma ogni volta che agisci gli dai una bella lezione.

Non diventiamo liberi rimuginando sulle cose.
Diventiamo liberi decidendo. E Passando all’azione.