Stress o ANSIA? Differenza REALE e Come Capirla

Stress o Ansia? La Differenza REALE e Come Capirla 🧠 Confondere stress e ansia è il primo errore che ti fa restare la vita bloccata. In questo video ti spiego come riconoscere davvero la differenza, con esempi pratici e un test che uso per capire se quello che senti è stress o ansia. E ti mostro perché alcune tecniche funzionano solo per uno dei due, mentre per l’altro possono addirittura peggiorare la situazione. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

Hai due valigie.

Una la svuoti subito dopo un viaggio, rimetti a posto tutto e ti senti più leggero.
Quella è lo stress.

Poi c’è un’altra valigia.
Quella che resta sempre lì, sul pavimento, in un angolo della stanza, un casino bestiale che ti mette sotto pressione ogni volta che la guardi, anche se ci provi a sistemarla.

Ma non ci riesci mai.
Quella è l’ansia.

Secondo LA PSICOLOGIA, confondere questI DUE CONCETTI è il primo errore che ti impedisce di stare meglio.

Perché se non capisci con chi hai a che fare, finisci per usare i rimedi sbagliati, sprecare energia, peggiorare le cose.

SONO GIACOMO, LIFE COACH E DOTTORE IN PSICOLOGIA E ADESSO VEDIAMO INSIEME come capire cosa stai vivendo davvero, con un metodo che FUNZIONA ED E’ CHIARO, SEMPLICE, DIRETTO.

E ti spiego anche perché le “tecniche di respirazione” funzionano per alcuni, ma possono far sentire peggio altri.
Un paradosso che nessuno ti racconta, ma che PRESTO capirai.

Quante volte hai PENSATO O HAI SENTITO dire che stress e ansia sono praticamente la stessa cosa?
Questo è uno dei miti più pericolosi, e ora VEDIAMO perché questa confusione ti sta sabotando.

Se non sai distinguere queste due bestie diverse, rischi di usare le armi sbagliate, finendo per peggiorare le cose.

La scienza è chiara. Questa confusione è così diffusa che ci lascia intrappolati in un circolo vizioso.
Perché? Perché le strategie utili per lo stress possono essere inutili, o addirittura dannose, per l’ansia.

INIZIAMO DAI FONDAMENTALI: lo stress è la risposta del tuo ORGANISMO a uno stimolo concreto: una scadenza, un esame, un conflitto. È come se ti dicesse: “Ehi, qui c’è un problema, muoviamoci.” Ha tre fasi: allarme, resistenza, esaurimento.

L’ansia, invece, è più subdola. È un’emozione, una preoccupazione che resta anche quando il pericolo non c’è più, o (soprattutto) quando esiste solo come possibilità nella tua testa.

Immaginalo così: lo stress è un allarme che suona quando c’è fumo. L’ansia è un allarme che suona anche quando il fumo “potrebbe esserci” e quando il fumo non c’è più.

Un esempio concreto: un mio cliente, chiamiamolo Luigi, si sentiva sempre sopraffatto al lavoro. Pensava fosse stress e cercava di usare tecniche di organizzazione e time management per sentirsi meglio. Ma peggiorava. Perché il problema non erano strettamente le scadenze, ma l’ansia generale legata alla paura di fallire e di non essere abbastanza. Stava usando un estintore per spegnere un cortocircuito.

Anche i sintomi fisici cambiano. Lo stress porta tensione, mal di testa, irritabilità, stanchezza. L’ansia porta un nodo allo stomaco, pensieri in loop, insonnia, tachicardia.

La differenza chiave è il tempo: lo stress diminuisce quando risolvi il problema. L’ansia resta.
Importanti studi hanno sottolineato che il 31% delle persone prima o poi vive un disturbo d’ansia nella vita.

A livello cerebrale, nello stress l’amigdala collabora con la corteccia prefrontale. Con l’ansia, l’amigdala prende il controllo e inonda la mente di segnali di allarme.

Ora vediamo un test pratico per capire cosa stai vivendo davvero. Un test usato da centinaia di persone che sentivano che qualcosa non andava ma non sapevano dare un nome a quella sensazione.

Se ti dicessi che bastano 30 secondi per capire se stai affrontando stress o ansia?

E sì, questi pochi secondi possono cambiare completamente il tuo approccio.

Il problema è che spesso ci auto-diagnostichiamo male.

Quante volte dici: “Sono stressato”, quando in realtà è ansia che ti consuma sotto pelle?

O pensi di avere un disturbo d’ansia, quando stai solo reagendo a una situazione stressante?

Questa confusione non è banale. Ha conseguenze reali.

Molte persone si auto-sabotano perché usano rimedi per lo stress quando hanno ansia, e viceversa.

È come prendere un antibiotico per un virus, invece che per un’infezione batterica: è inutile, e rischi di stare peggio.

Esempio pratico: Immagina Giulia. Sotto pressione per una valanga di scadenze, passava ore a meditare, sperando che la calma mentale risolvesse tutto. Ma la lista delle cose da fare restava lì, intatta, e l’ansia aumentava. Perché Giulia non aveva bisogno di meditare. Aveva bisogno di agire, prendere in mano le priorità, delegare, chiudere task aperti.

Ora pensa a Luigi, come detto prima. Costante senso di agitazione, anche quando il lavoro era sotto controllo. La sua non era solo preoccupazione pratica: era ansia, e lì serviva lavorare sui pensieri e sulla fiducia in sé, non riempirsi di liste.

Ora passiamo alle tre domande rivelatrici.

Prenditi un momento, scriviti queste domande.

Prima domanda: Se la situazione che ti preoccupa si risolvesse domani, la tua preoccupazione sparirebbe?

Seconda domanda: I tuoi pensieri sono su un problema specifico o saltano da una preoccupazione all’altra?

Terza domanda: Riesci a staccare o continui a pensarci?

Se la risposta alla domanda 1 è sì, si tratta di stress. Se no, probabilmente è ansia.

Se la risposta alla domanda 2 è che i pensieri restano su un punto, è stress. Se vagano, è ansia.

Se la risposta alla domanda 3 è che riesci a distrarti, è stress. Se ti segue ovunque, è ansia.

Esempio: Sara ha una presentazione. Se si concentra su preparazione e logistica, è stress. Se immagina disastri e giudizi negativi degli altri, è ansia.

Ora hai uno strumento potente.

In 30 secondi puoi riconoscere il tuo vero nemico.

E ricordati: identificare il problema è già metà della soluzione.

Ma ecco un altro mito da sfatare: non esiste una strategia universale per gestire stress e ansia.
Quello che funziona per uno, può peggiorare l’altro.

Quante volte hai sentito dire “medita” o “respira profondamente” come soluzione a qualsiasi disagio emotivo?
Come se stress e ansia fossero la stessa cosa e richiedessero lo stesso approccio.

Il problema è che usare strategie generiche ti illude di agire, ma in realtà non risolvi nulla.
È come mettere un cerotto su un osso rotto: sembra che fai qualcosa, ma il problema resta.

Prendi le tecniche di rilassamento: Per chi soffre di ansia, concentrarsi sul respiro a volte peggiora le cose, perché amplifica la consapevolezza di sensazioni che vengono vissute come minacciose.

Le strategie devono essere mirate. Lo stress richiede azioni pratiche e immediate: gestione del tempo, risoluzione dei problemi, recupero fisico con riposo, movimento e alimentazione.
Serve identificare il problema concreto e affrontarlo.

L’ansia, invece, richiede interventi sui pensieri: modificare schemi disfunzionali, l’esposizione graduale per affrontare le paure in modo sicuro, un percorso che ti fa imparare vivere il presente per accettare l’incertezza e interrompere i pensieri in loop.

Un esempio concreto: La meditazione può aiutare chi soffre di ansia persistente, ma è inutile se stai affrontando una crisi con scadenze urgenti. In quel caso serve agire, non contemplare.

Ricorda: se le strategie non funzionano o se ansia e stress compromettono le tue giornate, parlare con un professionista non è debolezza, è intelligenza emotiva.

Torniamo all’inizio, a quella valigia sempre da disfare che ti incasina la casa.

Quella che resta sempre lì, in un angolo, a farti inciampare ogni giorno.
Quella che non riesci mai a svuotare.

Puoi continuare a ignorarla, a passarci accanto facendo finta di niente.
Ma ogni volta che la vedi, ti ricorda che qualcosa non va.

Stress e ansia non sono la stessa cosa.
E capire quale delle due sta dentro quella valigia è il primo passo per riprenderti lo spazio, la testa e la calma che ti meriti.

Ora tocca a te.
Nei commenti, scrivimi: cosa c’è nella tua valigia che non riesci più a ignorare?