Ti Stai LIMITANDO? Il PREZZO Nascosto della SICUREZZA nella Vita

La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach

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www.giacomolucarini.it Launched: Sep 02, 2025
info@giacomolucarini.it Season: 1 Episode: 37
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La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach
Ti Stai LIMITANDO? Il PREZZO Nascosto della SICUREZZA nella Vita
Sep 02, 2025, Season 1, Episode 37
Giacomo Lucarini
Episode Summary

๐ŸŽฏ Ti Stai LIMITANDO senza accorgertene? Ogni volta che scegli la strada più sicura… c’è un prezzo che stai pagando. E quasi sempre lo scopri troppo tardi. Non è indecisione, non è razionalità. È paura mascherata da prudenza. ๐Ÿ“Œ RISORSE UTILI & PERCORSI ๐Ÿง Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita ๐Ÿ‘‰ https://sendfox.com/lp/3ongkd ๐Ÿ“šeBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE ๐Ÿ‘‰ https://sendfox.com/lp/3lk6e0 ๐Ÿ“ž Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me ๐Ÿ‘‰ https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci ๐ŸŽ“ Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking ๐Ÿ‘‰ https://corsi.giacomolucarini.it/ ๐Ÿ“ฉ Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: ๐Ÿ‘‰ https://sendfox.com/giac

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La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach
Ti Stai LIMITANDO? Il PREZZO Nascosto della SICUREZZA nella Vita
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๐ŸŽฏ Ti Stai LIMITANDO senza accorgertene? Ogni volta che scegli la strada più sicura… c’è un prezzo che stai pagando. E quasi sempre lo scopri troppo tardi. Non è indecisione, non è razionalità. È paura mascherata da prudenza. ๐Ÿ“Œ RISORSE UTILI & PERCORSI ๐Ÿง Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita ๐Ÿ‘‰ https://sendfox.com/lp/3ongkd ๐Ÿ“šeBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE ๐Ÿ‘‰ https://sendfox.com/lp/3lk6e0 ๐Ÿ“ž Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me ๐Ÿ‘‰ https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci ๐ŸŽ“ Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking ๐Ÿ‘‰ https://corsi.giacomolucarini.it/ ๐Ÿ“ฉ Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: ๐Ÿ‘‰ https://sendfox.com/giac

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Stai vivendo davvero o stai vivendo abbastanza? Guarda che non è una domanda idiota. Forse è l'unica domanda che conta nella vita. Magari sei qui in questo momento, guardi questo video e non ti manca nulla. Hai una famiglia, una passione, un hobby figo, un lavoro sicuro, una relazione stabile, la routine che fila liscia come l'olio.
Tutti ti direbbero che stai a posto così, ma tu no. dentro di te ti dici che ti stai spegnendo a poco a poco. Qual è il problema? Che una gabbia dorata è pur sempre una gabbia e spesso ci entri da solo, convinto di fare la scelta giusta. Sono Giacomo, coach, dottore in psicologia e insieme vediamo perché quella paura che chiamiamo buon senso
spesso è in realtà una trappola. Vediamo come funziona quella tagliola mentale che ti tiene in blocco dove sei, facendoti scegliere il buono invece del grande. E ti dico subito anche una cosa, quella tagliola ti sta spezzando anche adesso. Tutto quello che vuoi davvero si trova dall'altra parte dell'incertezza.
Un mio cliente, eh, che chiameremo Renato, è arrivato da me con un curriculum di successi e di stabilità che farebbero contenta qualsiasi mamma del mondo. Lavoro stabile, casa, fidanzata storica, vacanze a luglio, aperitivo tutti i venerdì, la vita da bravo ragazzo fatta e finita. Peccato che ogni mattina si svegliava con un
macigno sul petto. Mi ha detto che si sentiva uno zombie, un morto che cammina. Andava a dormire con la sensazione di essersi perso. Si svegliava con l'abisso in fronte. aveva tutto quello che secondo gli altri ti dovrebbe far sentire realizzato e però guardava la sua vita come come si guarda un film noioso che non puoi skippare
nelle parti insostenibili. Il punto di rottura per lui è arrivato una domenica sera mentre stava guardando un documentario su un architetto particolarmente creativo e e intelligente e lui da ragazzo sognava di progettare e costruire edifici o comunque realizzare opere che facessero emozionare le persone.
 Poi però nel corso della crescita aveva scelto il percorso di studio in economia perché era la scelta più responsabile, perché i genitori gli avevano messo in testa che la facoltà di architettura per lui era solo un sogno. E così ha passato anni a costruire la sua gabbia con successo mattone dopo mattone.
 Ogni volta che c'era un bivio sceglieva la strada più sicura e ogni volta il cervello lo premiava. Bravo, hai fatto la scelta matura. Ogni rinuncia era travestita da saggezza. Non è che Renato era un idiota, non aveva rovinato la sua vita, aveva commesso quelli che possiamo chiamare errori relativi al potenziale. Perché? Perché è comodo avere una vita
da 7 su 10. Funziona, non ti crea troppi casini, nessuno ti giudica, però poi arriva il momento nella vita in cui dentro sai che avresti potuto vivere alve o magari anche al 10, solo che il nostro cervello preferisce il 7 garantito al nove che non ti può assicurare. Quante volte hai fatto la stessa cosa? Quante volte hai scelto la
strada più sicura solo per non affrontare anche solo una minima parte di ignoto. Quante volte hai rinunciato al nove per paura di rimanere a mani vuote e quindi ti sei preso un 6 e mezzo 7, però adesso arrivata a una certa età ti mordi le mani e te le porti al petto per sentire se il cuore batte ancora. Bene, questo cliente aveva creato la sua
prigione pezzo dopo pezzo e la parte peggiore è che sembrava tutto giusto, razionale, prudente, inattaccabile. E qui sta la fregatura che nessuno ti dice. Le scelte più sicure spesso sono le più pericolose perché ti portano via da chi potresti diventare, ma quella cosa resta dentro ed esplode a un certo punto della vita.
 Quando sei convinto, ti sei fatto convincere che accontentarsi è un segno di maturità, che rischiare è da pazzi, prima o poi ti arriva la insegna luminosa che non rischiare mai è più pericoloso. Ok, oggi Renato ha cambiato il suo destino, ha cambiato il suo impiego strasicuro, noioso e che lo rende uno zombie e si è rimesso a studiare.
 Adesso lavora in uno studio di architettura, ha cambiato un po' le sue routine, guadagna con un po' più di fatica quanto guadagnava prima, ma si impegna e si sente vivo. Si sveglia ogni mattina sapendo chi è e ha un sorriso autentico in faccia. Se ti stai chiedendo però perché il cervello ci convince che accontentarsi sia intelligente e sentirsi uno zombie
sia una cosa tranquilla e sicura da persone realizzate, resta qui perché il tuo cervello, anche in questo momento, ti sta fregando e non te ne accorgi nemmeno. Ogni volta che sei davanti a una scelta fra sicurezza e incertezza, nel cervello parte l'allarme rosso. Il cervello antico, quello che ci ha fatto
sopravvivere ai tempi dei predatori e che ancora comanda perché siamo rimasti fermi lì a livello evolutivo, ti urla pericolo. Il problema, beh, è che lui sa solo che incertezza rischio e rischio uguale morte fin dalla notte dei tempi. Però per lui è la fine del ragionamento, così ti ritrovi a mettere l'etichetta
buon senso su quello che in realtà è paura travestita da logica. Cambiare lavoro, pericoloso. Dire quello che pensi, pericoloso provare qualcosa di nuovo, pericoloso. Non parliamo poi di rimettersi a studiare qualcos'altro o prendere una strada nuova rispetto a quella vecchia. Il cervello ti tiene al sicuro.
 Ma al sicuro da da cosa? da vivere. Esatto. Si chiama avversione al rischio. Il cervello pesa le perdite più dei guadagni, sempre, anche quando non ha senso, perché odia l'incertezza più di quanto ami la vittoria. Questo si chiama certainty effect. La certezza vince sempre, anche quando ti costa cara, perché l'altra alternativa è avere
un po' di incertezza. Anche quando ti chiude le porte in faccia all'opportunità, la certezza vince. La verità che non vuoi sentire è che la sicurezza che cerchi non esiste. Quel lavoro fisso che ti fa sentire tranquilla o tranquillo, beh, nel mondo di oggi domani potrebbe sparire. La relazione stabile avrà una crisi che
arriva quando meno te l'aspetti. la tua salute non ne hai garanzia neanche se hai uno stile di vita impeccabile. Eppure tutti noi viviamo come se potessimo restare sicuri per sempre. Sai cosa stai facendo? Eviti l'incertezza e così facendo crei la certezza, sì, ma la certezza della mediocrità.
 Ti garantisci una vita al 60%, sicura, prevedibile, ma anche piatta, noiosa, morta dentro. E il cervello, come abbiamo visto, ti fa l'applausino. Bravo, siamo al sicuro. Ma al sicuro da cosa? Ma questa è la domanda che ti devi fare ogni santo giorno, dal rischio di vivere davvero e di seguire quello che davvero ti fa sentire bene e che ti
rende felice, perché la felicità è il percorso che ci porta a quello che avremmo voluto. Allora, quando dici "Se solo avessi provato, se solo avessi avuto il coraggio, se solo non avessi avuto paura, queste frasi non sono rimpianti a caso, sono il prezzo che tutti noi paghiamo per l'illusione della
sicurezza, perché il cervello è subdolo, ti fa sentire intelligente quando scegli la protezione, ma in realtà ti protegge da rischi che esistono solo nella tua testa, perché il 90% delle cose di cui abbiamo paura non succederà mai." Questa paura travestita da buon senso ti tiene al guinzaglio.
 Quella quella logica che meglio essere un pesce medio grande in un acquario piuttosto che un pesce piccolo nell'oceano, giusto? Beh, è sbagliata perché è proprio nell'oceano che scopri chi sei davvero, confrontandoti e scontrandoti con le cose reali della vita. è l'ignoto che fa succedere le cose che davvero ci danno
valore. E allora adesso vediamo la parte che ti cambia davvero. Vuoi sapere, sul serio, qual è il super potere che separa chi si sblocca da chi resta incastrato a vita? Non è il talento, non sono i soldi e non è nemmeno il coraggio, è la tolleranza all'incertezza. più incertezza riesci a sopportare, senza
impazzire per colpa del nostro bellissimo cervellino, più possibilità hai di vivere una vita che per te vale davvero. Non è che ce la fa chi è più coraggioso, semplicemente ce la fa chi ha allenato di più il muscolo alla resistenza all'incertezza, perché la tolleranza all'incertezza è come un muscolo e si allena come le gambe in
palestra. Ricordati, mai skippare il giorno delle gambe. Ogni volta che affronti qualcosa di incerto e sopravvivi, il tuo cervello è costretto a registrare il messaggio "Ok, ce l'abbiamo fatta, allora ce la potevo fare e magari ce la posso fare anche per qualcos'altro in futuro.
" Il grande psicologo Albert Bandura lo chiamava autoefficacia. La fiducia in te non è innata, te la costruisci a forza di botte di scelte scomode e sai di potercela fare ogni volta un pochino di più. È un effetto valanga. Più riesci a stare nell'ignoto, più diventi bravo a gestire l'ignoto.
 Più diventi capace di gestire l'ignoto, più sei disposta o disposto a buttarti. E più ti butti, più la tua vita allarga gli orizzonti. E tanti studi lo confermano. Le persone che tollerano l'incertezza hanno meno stress, più resistenza, più resilienza, una vita più piena, perché non si paralizzano davanti al "Oddio, non so
cosa succederà". Per loro l'incertezza diventa un portale, un portale verso le opportunità e non più una minaccia solo perché può succedere qualcosa che non puoi prevedere. L'incertezza è dove accadono le cose. Leggi bene questa frase e ripetitela. Tutto quello che conta davvero nella tua vita,
probabilmente è nato dall'incertezza. Il primo giorno di scuola, la prima volta che sei andato in bicicletta senza le ruotine, il primo lavoro, il primo bacio, tutti i salti nel vuoto. Ma la società ci programma completamente al contrario. Evita l'incertezza, controlla tutto. Fatti il piano B rimanendo sempre al sicuro dietro le
mura. Ti hanno venduto la favola che esiste una strada sicura verso il successo. Ma cos'è il successo? E cos'è questa strada sicura che non esiste? Non dobbiamo cadere neppure nella baggianata del coaching motivazionale che ti dicono chi vince non ha paura. Beh, certo che anche chi ha vinto aveva la paura addosso.
 È come se ce l'aveva, ma non si è fatto bloccare, si è allenato o ha preparato il terreno per indebolire quella paura. e poi ha agito lo stesso. Non è filosofia astratta, è scienza. Più riesci a stare nell'ignoto, più porte ti si aprono e più scappi dall'incertezza, più costruisci una prigione sempre più
stretta. E ora che sai come funziona, non puoi più fare finta di niente. La tolleranza all'incertezza si allena un passo scomodo alla volta e io lo faccio veramente con tante tante persone che riescono poi a sbloccarsi. E allora chiediti dove stai accettando il buono per paura dell'incertezza necessaria al
grande. Non aspettare anni per capire che la sicurezza che stai cercando non ti renderà felice. Stai costruendo la tua vita o la tua prigione?

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