Stai perdendo Intelligenza? La colpa è di QUESTO (Agisci SUBITO)

La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach

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www.giacomolucarini.it Launched: Oct 02, 2025
info@giacomolucarini.it Season: 1 Episode: 40
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La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach
Stai perdendo Intelligenza? La colpa è di QUESTO (Agisci SUBITO)
Oct 02, 2025, Season 1, Episode 40
Giacomo Lucarini
Episode Summary

Stai perdendo Intelligenza? Memoria, IA e Smartphone sono la trappola. Ogni volta che cerchi su Google invece di ricordare, ogni volta che salvi un link “per dopo” invece di imparare, stai atrofizzando il tuo cervello. La scienza lo conferma: il QI medio sta calando per la prima volta nella storia moderna. Il fenomeno si chiama amnesia digitale — e sta riscrivendo le connessioni del tuo cervello. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

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La Vita Secondo Te - Giacomo Lucarini Life Coach
Stai perdendo Intelligenza? La colpa è di QUESTO (Agisci SUBITO)
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Stai perdendo Intelligenza? Memoria, IA e Smartphone sono la trappola. Ogni volta che cerchi su Google invece di ricordare, ogni volta che salvi un link “per dopo” invece di imparare, stai atrofizzando il tuo cervello. La scienza lo conferma: il QI medio sta calando per la prima volta nella storia moderna. Il fenomeno si chiama amnesia digitale — e sta riscrivendo le connessioni del tuo cervello. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

Stai perdendo Intelligenza? Memoria, IA e Smartphone sono la trappola. Ogni volta che cerchi su Google invece di ricordare, ogni volta che salvi un link “per dopo” invece di imparare, stai atrofizzando il tuo cervello. La scienza lo conferma: il QI medio sta calando per la prima volta nella storia moderna. Il fenomeno si chiama amnesia digitale — e sta riscrivendo le connessioni del tuo cervello. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

Stai perdendo la tua intelligenza senza saperlo. Ogni volta che cerchi su un motore di ricerca come Google, invece di ricordare le informazioni, ogni volta che salvi un link per dopo e poi non lo leggi mai, ma pensi di imparare, stai atrofizzando il tuo cervello. Ed è un paradosso inquietante perché più strumenti intelligenti abbiamo, più
diventiamo cognitivamente fragili. E non lo dico da boomer nostalgico, è scienza. Gli scienziati hanno scoperto che il cooziente intellettivo medio sta iniziando a calare per la prima volta nella storia contemporanea. Il famoso effetto flin si è invertito. Quella che si chiama amnesia digitale è una riorganizzazione neurologica che sta
cambiando la struttura del tuo cervello. Sono Giacomo, life coach, dottore in psicologia umanistica e vediamo cosa succede davvero quando deleghi il tuo pensiero alla tecnologia, come questo processo sta fregando la tua memoria dichiarativa, quella che trasforma le informazioni in vera intelligenza e perché dovresti agire subito e come
farlo. Ora, quando è stata l'ultima volta che hai memorizzato davvero qualcosa di nuovo senza salvarlo da qualche parte o sul telefono, non riesci a ricordarlo, vero? Eh, questo potrebbe essere il primo segnale, perché il tuo cervello funziona esattamente come funzionano i muscoli. Se non lo usi si atrofizza.
 non è una metafora, è letteralmente quello che accade alle tue sinapsi. Ogni volta che scegli di cercare online, invece di ricordare, stai dicendo al tuo cervello che quella funzione non ti serve. Ora, ti dicevo che in modo inquietante il quoziente intellettivo medio sta calando per la prima volta nella storia, perlomeno negli ultimi 100 anni.
 L'effetto fln, che è un effetto che mostrava un aumento costante dell'intelligenza, si è invertito. Eh, in alcuni paesi come la Norvegia, è stato provato che il declino arriva quasi fino a sette punti per nuova generazione e le stesse cose stanno succedendo anche in Danimarca, Gran Bretagna, Francia, Olanda. Non è un caso isolato, è una tendenza globale dei
paesi sviluppati e in Italia non è che siamo messi molto meglio, anzi, quando deleghi sempre alla tecnologia o ad altri strumenti, lasci dormire le aree cerebrali che sono coinvolte nella memorizzazione profonda. È come se tu usassi sempre e solo i muscoli delle braccia lasciando atrofizzare le gambe. Qual è il risultato? che perdi la
capacità di sostenere il peso del pensiero complesso. I ricercatori che se ne sono occupati lo chiamano amnesia digitale, ma è molto più grave di quello che sembra perché il tuo cervello sta letteralmente rimappando le sue funzioni. Ma cosa privilegia? privilegia l'accesso rapido all'informazione invece
della sua elaborazione profonda. Pensa ai numeri di telefono che magari fino a 10 anni fa dovevi conoscere a memoria e conoscevi a memoria, oppure come ti orientavi senza i navigatori, senza il GPS. Chi usa costantemente il navigatore mostra dei cambiamenti nell'attivazione dell'ippocampo, l'area del cervello
deputata alla navigazione spaziale. Lo smartphone ti rende dipendente dalla tecnologia per funzioni che una volta per noi erano automatiche, vitali e necessarie. Non si tratta solo di memoria, stai perdendo la capacità di fare connessioni creative tra concetti diversi e questo forse è ancora più grave.
 Quando il cervello non ha informazioni immagazzate in modo permanente, non può creare dei collegamenti spontanei che sono alla base dell'intuizione, della creatività, della comprensione, dell'unire i puntini. È come se tu avessi una biblioteca vuota e tu pretendessi di scrivere un romanzo. I test su soggetti adulti mostrano dei
cali preoccupanti nel vocabolario e nella conoscenza generale tra gli anni 70 e il presente. La lettura diminuisce, la dipendenza da internet cresce, il cervello ne paga un prezzo pesante. La differenza tra sapere dove trovare un'informazione e sapere davvero quella cosa è abissale. Il primo è solo un indirizzo che sì, può essere comodo, ma
il secondo è potere mentale. Quando hai la conoscenza dentro di te, la puoi manipolare, combinare, trasformare in tempo reale. Quando invece devi sempre stare a cercarla fuori, anche se velocemente, resti solo un consumatore di informazioni, non un creatore di idee. Quello che succede nel tuo cervello, però è ancora più complesso.
Per capirlo davvero, devi sapere una cosa fondamentale sulla tua mente. il tuo cervello in realtà non è uno, ma due sistemi completamente diversi e in questo momento probabilmente ne stai curando solo uno, lasciando più o meno morire l'altro. Hai la memoria dichiarativa che raccoglie i fatti e quella procedurale
che li trasforma in conoscenza. La nostra scuola tende a enfatizzare la memorizzazione dei fatti, ma spesso trascura la pratica necessaria a consolidare le conoscenze trasformandole in abilità automatiche. Quello che chiamiamo intelligenza non è sapere tante cose, è avere degli automatismi mentali così radicati da funzionare
senza sforzo. È questo l'equilibrio che ti permette di trasformare i fatti in intuizioni rapide, liberando la mente per ragionamenti e compiti complessi. E la differenza è enorme. Quando devi pensare a ogni singolo passaggio, bruci troppa energia mentale. Invece quando hai automatizzato il processo, liberi la
mente per compiti più complessi che ti danno più soddisfazione e successo nella vita. Pensa a quando hai imparato a guidare. All'inizio ogni movimento singolo era faticoso, dove mettere le mani, quando usare la frizione, quando guardare gli specchietti, ma poi a forza di farlo è diventato automatico e oggi
guidi e puoi pensare ad altro, parlare, ascoltare musica, ma per carità concentrati sempre eh sull'attenzione alla strada. Per dire che questo è il passaggio dalla memoria dichiarativa a quella procedurale. La memoria procedurale si radica nei gangli della base e nel cervelletto. Queste aree si sviluppano solo
attraverso la ripetizione e la pratica intensiva. No, non c'è una scorciatoia. No, non c'è la bacchetta magica. Non puoi guardare un video su YouTube e sperare di automatizzare il processo. Serve lavoro, serve tempo, serve fatica, esattamente come per sviluppare delle buone abitudini. Un chirurgo esperto non pensa a ogni
movimento che deve fare durante un'operazione. Ha trasferito migliaia di ore di pratica nella memoria procedurale. I suoi gesti sono fluidi, automatici, precisi. Questo libera la sua mente per le decisioni veramente complesse, per reagire agli imprevisti, per essere davvero presente nel momento critico.
 Se dovesse pensare consciamente a ogni mossa, sarebbe paralizzato. E questo in ogni piccola cosa del giorno succede anche a te. E questo è il casino. Quando un bambino non impara le tabelline a memoria e usa sempre la calcolatrice, non sviluppa mai un senso intuitivo dei numeri e delle loro scale di grandezza. Rimane bloccato nel pensiero lento e questa è una
conseguenza drammatica. È quello che vuoi per il tuo cervello? Non credo. Senza questo trasferimento rimani sempre a livello base. Magari sai dove trovare le informazioni, ma non sai cosa fartene. E comunque devi sempre andarle a cercare. Ogni volta devi leggere le istruzioni, ogni volta devi ripartire da zero senza i gangli della base allenati.
Non nascono le connessioni creative che ti fanno dire eureca, che ti fanno avere le intuizioni che ti fanno avere successo nella vita. Se non nutri questo sistema, il sistema si atrofizza. Se deleghi sempre alla tecnologia, non dai mai al cervello la possibilità di creare i suoi automatismi.
 Qual è la buona notizia? che puoi ancora invertire questo processo, ma servono strumenti precisi e soprattutto la tua volontà di usarli davvero. Tre armi per riprenderti il cervello. È sempre il momento giusto per iniziare. Non bastano però le buone intenzioni. Serve pratica quotidiana, serve disciplina, serve accettare che
ricostruire il cervello ti richiederà un po' di fatica. Il primo strumento è la pratica di recupero. Invece di rileggere, costringi il cervello a recuperare le informazioni dalla memoria. Non è quello che fai di solito, vero? leggi qualcosa, sottolinei, rileggi, ma è sbagliato, perché questo ti dà solo l'illusione di sapere
qualcosa senza creare un vero apprendimento. Questo è uno dei pilastri dei metodi di studio che applico quando faccio coaching con ragazzi o persone anche più adulte che devono sviluppare un metodo di studio. Fai così, intanto, chiudi il libro, chiudi Google, butta via il PC, prova a ricostruire quello che hai appena imparato senza guardare e
senza aiuti. La fatica che sentirai è il cervello che ricostruisce le sue connessioni. Ogni recupero attiva, rinforza e crea connessioni cerebrali più robuste. È come se tu facessi fare le flessioni al tuo cervello. Il secondo strumento è la regola dell'85%. Impara sempre qualcosa che riesci a fare solo all'85%.
Qualcosa che non sia né troppo facile né troppo difficile. La ricerca di se sai di essere all'85% del percorso ottimizzi la neuroplasticità del cervello, cioè il cervello si impegna senza fare sovraccarico. Se stai imparando una lingua, non restare sui dialoghi di base che già capisci al 100%, ma spingiti
verso conversazioni che capisci solo in parte. Quel 15% che ti manca è la zona di sforzo che il cervello adora fare e impara meglio. Il terzo strumento è rivoluzionario. Usa l'intelligenza artificiale come Socrate, non come Google. Non chiederle risposte pronte, ma fa le domande che ti costringono a pensare.
 Studi recenti mostrano come usare l'intelligenza artificiale per fare domande stimola la tua riflessione interna e previene la pigrizia. Esempio concreto. Invece di chiedere spiegami la fotosintesi, chiedigli quali domande mi dovrei fare per capire davvero come funziona il processo di fotosintesi. Vedi qual è la differenza? Nel primo
caso ricevi informazioni ma sei passivo. Nel secondo l'intelligenza artificiale ti guida verso un ragionamento attivo ed è così che dovremmo usarla per imparare. L'intelligenza artificiale deve diventare un trainer mentale, un allenatore, non un tuo sostituto. Mai un sostituto deve sfidarti, farti riflettere e farti elaborare.
 Gli studi mostrano che l'apprendimento migliora quando l'intelligenza artificiale chiede domande e incoraggia la riflessione, non ti dà semplici risposte. Strategia avanzata che uso personalmente, devi alternare 25 minuti di studio intenso senza dispositivi con 5 minuti di ricordo attivo.
 Prendi un foglio bianco, scrivi tutto quello che ricordi senza guardare, senza aiuti. In questo modo stai concretamente ricostruendo la capacità di immagazzinare e recuperare informazioni. Zero passività, tutta attività. Devi fare una scelta e questa scelta la fai ogni singolo giorno. Quindi ogni giorno ti devi chiedere sto diventando più intelligente o solo più
dipendente da informazioni che mi vengono fornite a pappardella, come si dice dalle mie parti. Il tuo cervello è la tua biblioteca mentale personale fatta di schemi e di connessioni che nessuno ti può portare via, ma nessuno può neanche costruire al posto tuo. Devi allenarti invece di atrofizzarti. E allora, quale informazione hai deciso di
memorizzare davvero oggi?

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