La Felicità NON è Quella che PENSI (4 Filosofie + 1 Esercizio Veloce)

Ti dicono che per essere felice devi AGGIUNGERE: più soldi, più cose, più obiettivi. Ma 2400 anni fa i filosofi la sapevano più lunga. Ti porto dentro 4 scuole filosofiche che hanno già smontato le bugie moderne sulla felicità. Scoprirai perché rincorrere status, approvazione e piaceri veloci ti lascia vuoto — e cosa invece funziona davvero per vivere meglio ogni giorno. 📌 RISORSE UTILI & PERCORSI 🧠Scarica IL METODO SBLOCCAVITA GRATUITO per sbloccare la tua vita 👉 https://sendfox.com/lp/3ongkd 📚eBOOK da scaricare ALLENA LA TUA MENTE 👉 https://sendfox.com/lp/3lk6e0 📞 Vuoi un percorso personalizzato? Fissa una chiamata GRATUITA con me 👉 https://tidycal.com/giaclucarini/chiamata-online-gratuita-conosciamoci 🎓 Corso online: Smetti di Pensare Troppo e Sconfiggi l'Overthinking 👉 https://corsi.giacomolucarini.it/ 📩 Iscriviti alla newsletter per ricevere contenuti esclusivi per il tuo benessere mentale: 👉 https://sendfox.com/giac

Un giorno il filosofo diogene stava andando con una ciotola in mano a bere da una fontana pubblica. Arrivato vide un bambino che beveva con le mani. Allora guardò la ciotola e si rese conto che aveva un oggetto in più del necessario e quindi la buttò via seduta stante. Non è follia, ma se vogliamo è un atto di saggezza.
 Togliere è meglio di aggiungere. Mentre tu accumuli cose per essere felice, Diogene aveva stabilito che la felicità nasce dal contrario. Nei prossimi minuti vedremo quattro scuole filosofiche che ti apriranno gli occhi sulla felicità. Io sono Giacomo, coach e dottore in psicologia e forse quello che ti hanno sempre raccontato sull'essere felici è
completamente sbagliato. Mentre tutti ti dicono di aggiungere, anche Aristotele suggeriva di guardare cosa togliere, perché la felicità non si costruisce aggiungendo pezzi alla tua vita, ma togliendo quelli sbagliati. e l'aveva capito 2400 anni fa, come spiegava nei suoi scritti sull'etica Nicomakea, la felicità è un
fine intrinseco che sta dentro di te. Mentre tu rincorri il prossimo obiettivo, il prossimo acquisto, il prossimo like, lui aveva già intuito che stai andando nella direzione opposta alla felicità. Soldi, status, approvazione sono tutti obiettivi esterni che ti allontanano dalla vera felicità.
 È come una pianta che cresce bene nel suo ambiente. L'ambiente giusto, non dipende da come ti senti oggi, ma dalle condizioni necessarie. Quante persone ricche conosci o di cui hai letto sono davvero felici? Oppure anche coloro che dovrebbero avere soldi, ricchezza, status si sentono vuoti. Succede perché stanno costruendo una vita che non è quella che sentono
veramente loro. La felicità non è una destinazione che raggiungi, è un modo di vivere che pratichi ogni giorno, ma per praticarla prima devi smettere di inseguire le cose sbagliate che spesso sono anche quelle che tu pensi che gli altri si aspettino da te. Gli epicurei da parte loro avevano intuito una cosa
che oggi dimentichiamo spessissimo, non inseguire i piaceri a tutti i costi. Sembra assurdo, no? Perché Epicuro, il filosofo che tutti credono fosse un edonista sfrenato, in realtà cercava non l'ebbrezza, ma la tarassia, una pace interiore duratura, senza paura e senza dolore.
 Epicuro distingueva tra due tipi di piaceri, quelli cinetici che danno scariche lampo e i catastematici che costruiscono benessere lento ma profondo. Lo shopping compulsivo, il cibo spazzatura, lo scroll infinito sui social sono piaceri cinetici. Ti danno una scarica immediata, ma poi ti lasciano il senso di vuoto. Una conversazione profonda, una camminata in
silenzio, il sapore del cibo semplice quando hai davvero fame. Questi ti riempiono di cose buone. Vuoi una prova? Guarda cosa fai quando sei sotto stress. Magari apri Instagram o TikTok oppure compri qualcosa onine o mangi dolci o roba spazzatura che ti fa male e lo sai. Sono tutti piaceri cinetici. Ti promettono sollievo, ma dall'altra parte
ti creano dipendenza. Studi recenti indicano che l'attesa di un piacere maggiore provoca una risposta dopaminergica più solida e duratura, quindi soddisfazione a lungo termine, più solida più duratura per il nostro organismo. Quindi paradosso, meno rincorri più trovi piacere. Scegli consapevolmente non inseguire stimoli a
caso. Smetti di rincorrere ogni cosa e inizia a gustare quello che hai davvero davanti. Ma c'è un altro tipo di controllo che devi mollare, quello che ti fa credere di poter gestire tutto. Gli scettici, ad esempio, avevano capito una verità scomoda, non cercare certezze dove non ce ne sono.
 Sembra liberatorio e lo è, però ti spaventa perché probabilmente hai costruito la tua vita sull'illusione di poter prevedere tutto, ma l'ansia nasce dalle previsioni e dalle previsioni che spesso sono catastrofiche, non dagli eventi reali. Quindi lasciami immaginare, passi ore a preoccuparti per cose che non sono ancora successe e che potrebbero non
succedere mai. Cerchi garanzie che niente e nessuno può darti. Vuoi sapere come andrà a finire? Prima ancora di iniziare, i filosofi scettici avevano una parola per questo e poché sospensione del giudizio. Fermati e accogli l'incertezza. Non decidere subito se una cosa è buona o cattiva.
 Non creare scenari catastrofici nella tua testa. Fermati. Prendi atto di questa cosa. Non lo so ancora. Quando accetti che molte cose sono incerte, smetti di sprecare energia e combattere contro l'ovio. Il tuo capo potrebbe licenziarti o promuoverti, il tuo partner potrebbe lasciarti o amarti di più.
 Riconoscere il non sapere ti libera dal vizio del controllo e ti lascia spazio per agire come è meglio fare e che ti porterà al risultato migliore senza doverci pensare prima. La pace mentale nasce dal mollare la presa, non dall'aumentare il controllo. Quando smetti di voler sapere tutto, inizia a vivere davvero, perché l'incertezza non
è il nemico della serenità, è il suo presupposto. E se questa libertà fosse la chiave per una serenità che non hai mai provato? Pensaci, perché i saggi della scuola dei cinici, ad esempio, avevano scoperto secoli fa uno dei segreti più radicali della vita, rinuncia per ottenere la libertà. Diogene possedeva solo un mantello, un
bastone e una ciotola, finché, come abbiamo visto, non vide quel bambino bere con le mani dalla fontana e buttò via anche la ciotola. Aveva capito che ogni oggetto in più è una catena in più. Bisogna dipendere il meno possibile da possedimenti esterni. Tu invece credi che accumulare ti renda libero. Compri per sentirti meglio, lavori di più per
permetterti di più, ti indebiti per avere subito quello che desideri, ma ogni acquisto ti lega a un pagamento. Ogni possesso ha una responsabilità, ogni desiderio ha una dipendenza. Non dico che devi diventare come diogene, ma guarda il tuo armadio. Quante cose non usi da mesi? Quanti oggetti accendono debiti e responsabilità anziché gioia?
Le cose non le possiedi tu, ti possiedono loro. Per citare Tyler Darden che citava Gli antichi. Oggi sappiamo che il minimalismo riduce stress e debiti materiali e spirituali confermando Diogene. Non è moda, è strategia per liberarti. La vera ricchezza è l'indipendenza, non l'abbondanza tanto per.
 Quando non hai bisogno di granché, nessuno ti può ricattare. Quando ti basta poco per renderti felice, hai vinto. Ed eccoci arrivati ai nostri amati filosofi stoici. Regola assoluta, controlla solo te stesso, non il mondo. Sembra ovvio, ma guarda come vivi. Magari passi ore a lamentarti del traffico, del lavoro, dei colleghi, del governo.
 Cerchi di convincere gli altri a pensarla come te e ti arrabbi quando le cose non vanno come vuoi. Sprechi energia preziosa cercando di cambiare quello che non puoi controllare, il comportamento degli altri, il tempo, l'economia. Epitteto lo diceva già 2000 anni fa. Non è quello che succede che ti fa stare male, ma è
come tu reagisci. I quattro pilastri stoici, saggezza, giustizia, coraggio, temperanza, risalgono a Zenone e furono codificati da Epitteto e Marco Aurelio. Saggezza comprendere la realtà e attenersi ai fatti. Giustizia: trattare bene gli altri per stare bene con se stessi. Coraggio, affrontare le sfide in maniera proattiva.
 temperanza, controllare te stesso. Queste virtù dipendono solo da te e nessuno può togliertele. La felicità che hai sempre cercato non è quella che pensi, è uno stato dell'essere che costruisci con le tue scelte quotidiane. Non dipende da quello che ti succede, dipende da come vivi ogni giorno e da ogni singola scelta che decidi di prendere sulla base
di quello in cui credi. Ecco perché le quattro scuole filosofiche funzionano bene insieme. Epicurei scegliendo i piaceri giusti. Scettici accettando i limiti. Cinici rinunciando al superfluo, stoici dominando le reazioni. Ogni volta che scegli la gratificazione giusta, invece di quella immediata, stai costruendo la tua vera felicità.
felicità che non è una destinazione, è il modo in cui stai camminando. E adesso scopriamo come mettere insieme queste regole in un solo esercizio. Puoi farlo subito o anche stasera prima di dormire. Ti bastano 5 minuti senza distrazioni, solo per te. un lusso concreto. Ecco come funziona.
 Prima di dormire ti fai quattro domande. Una per ogni scuola filosofica stoica, dove ho sprecato energie su cose fuori dal mio controllo? Pensa a quella discussione con il collega. Hai cercato di cambiare la sua opinione o hai controllato le tue reazioni? Quindi rifletti su questo. Epicurea. Quali piaceri ho scelto oggi? erano quelli giusti o quelli che mi
consumano. Ad esempio, quella pausa caffè rilassante l'ho dedicata a pensare a qualcosa da costruire per il mio futuro o ho solo scrollato compulsivamente sui social guardando video stupidi? Shettic, dove ho giudicato in fretta senza avere tutti gli elementi? Esempio, quel messaggio che mi è arrivato e ho interpretato come
critica era davvero negativo o posso tirarci fuori qualcosa di buono? Quattro cinica. Ho agito per me o per gli altri. Quella spesa inutile per impressionare qualcuno o per necessità vera? Basta, annota tutto su un foglio, così vedi i cambiamenti già nel corso di pochi giorni.
 Fai questo esercizio almeno per una settimana. scoprirai che la felicità non è qualcosa che devi conquistare, è qualcosa che devi smettere di sabotare.